La vita è un dono - Maria Fondi

E solo quando la riceviamo ce ne approviamo per sempre. Allora inizia un’avventura meravigliosa. Soli con noi stessi possiamo costruire o distruggere quello che desideriamo. Certo gli anni dell’adolescenza magnifica, l’età dei sogni gloriosi ci offre stimoli irripetibili. Ma sé il sogno continuiamo a rincorrerlo anche da adulti si vive con un cuore che pulsa emozioni. Mai lasciarsi spegnere. Sempre, anche nei momenti più bui respirare a pieni polmoni, adagiarsi sulla propria vita per rinascere di nuovo e rivedere la luce. Mai appoggiarsi troppo agli altri. La vita è tua, viverla intimamente con te stesso, senza chiedere aiuto, potreste affondare in due. Soltanto sé chiarisci il tuo io interiore puoi donare amore a chi ami, a chi ti circonda. Rafforza il tuo carattere con disciplina, non ti arrendere ai primi ostacoli, ma esercitati quotidianamente alla pazienza, alla tolleranza, al coraggio di vivere. L’impresa è ardua e metterà a dura prova te stesso, sempre. Preferisci la solitudine per meditare e riflettere, fallo spesso almeno una volta al giorno, come fosse una medicina da prendere. Ti arriverà a visionare la tua vita, a non trascurare gli obbiettivi prefissati, a correggere il tiro dove è necessario. Coltiva il “bello” dentro di te perché come ha detto qualcuno “La bellezza salverà il mondo”. Nutri il tuo essere dell’essenza armoniosa del creato e se questo può tradursi attraverso la poesia, meglio! Sia che tu la scriva sia che tu la legga. È la poesia una lente di ingrandimento sulla vita, puoi osservare, non visto, ciò che accade dentro e fuori di te. Addirittura se scrivi poesia, hai la sensazione di uscire dal tuo corpo, di lievitare e guardare il mondo intero da un luogo privilegiato, dove conoscere vizi e virtù, bellezze e bruttezze, sorrisi e pianti, sogni e realtà. Arriva poi, il momento del commiato. Essendo un dono, la vita, non si può restituire, ma si può tornare dove tutto è iniziato, al principio. Ed è cosa naturale, lasciarsi andare, nel momento del distacco è come nuotare nell’azzurro mare, è come addormentarsi nelle braccia dell’amato, semplicemente. Così voglio immaginare la morte, triste per chi resta nel dolore, compimento di un percorso per chi lascia la vita terrena per aprirsi ad una nuova esistenza, dove voglio credere ci siano tutti gli esseri viventi che abbiamo amato, dove i dubbi, le incertezze crollino lasciando spazio ad una luce assoluta. 12 marzo 2018 Maria Fondi