L'inciampo

Non conto più le voci i giorni
i dispersi
ho voltato le spalle
agli specchi ho disegnato cerchi
senza chiuderli mai, ho incrociato
i passi intorno alle sorgenti.
Ora le ciglia sollevate e una scorta
di fiato sotto la sciarpa
uno dopo l’altro salgo i gradini
della torre
e dal culmine dell’isola
vi guardo trascorrere come onde
e arretrare e riandare come
non ha sosta il mulinare
delle foglie che scordano
l’albero e vanno incontro al vento
e crescono agli angoli
delle strade quietamente
nascostamente
ma quando escono
dalla notte - risvegliate presenze
coprendoti i piedi
ti dicono
guarda che non siamo cadute
siamo solo partite
.

Daniela Pericone, L’inciampo (L’arcolaio, 2015)

 

Daniela Pericone è nata nel 1961 a Reggio Calabria, dove vive e lavora. Si è laureata in Scienze Politiche, e per molti anni si è occupata di promozione artistica e letteraria; collabora con enti e associazioni alla realizzazione di eventi culturali e reading. Ha pubblicato i libri di poesia: Passo di giaguaro, Edizioni Il Gabbiano, 2000; Aria di ventura, Book Editore, 2005; Il caso e la ragione, Book Editore, 2010; L'inciampo, L'arcolaio, 2015. Tra i premi ricevuti per la poesia edita e inedita, Città di Corciano, S. Domenichino, Sulle Orme di Ada Negri, Tra Secchia e Panaro. È autrice e interprete di letture sceniche e recital. Suoi interventi di critica letteraria, poesie, prose brevi e recensioni sono presenti in volumi antologici, riviste culturali, siti e blog letterari. È redattore della rivista on line Carteggi Letterari – critica e dintorni.